Nel secondo dopoguerra a Faenza è l’amministrazione comunale che svolge un ruolo importante nell’ambito del piano di ricostruzione. Il Borgo D’Urbecco subisce gravi danni dai bombardamenti, risulta distrutto in tutta la sua parte occidentale. Diviene una delle zone scelte dall’Amministrazione per l’attuazione del “Piano Fanfani”, da questo momento il quartiere incomincia la sua espansione oltre i confini delle Mura Manfrediane del 1456.

Il Comune si impegna a cedere gratuitamente al Comitato di attuazione dell’I.N.A un’area, lungo corso Europa e un’altra area lungo Via De Gaspari, per la costruzione di case da destinare ai lavoratori, inserite nel piano del primo anno.

Nel settembre del 1950 esce il bando per la prenotazione degli alloggi da assegnare con “promessa di vendita” e in locazione. L’anno successivo sono ultimati.

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Le avventure della Squadriglia Bisonti

Ferruccio e il racconto della vita in Palazzoni

La mappa dei ricordi

I pensieri che questa storia ha suscitato nelle menti:

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